Cambia tutto per la pensione anticipata. Non solo Opzione Donna e Ape Sociale, nel 2024 ci saranno nuovi requisiti anche per Quota 103. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno della prossima Legge di Bilancio.
La “nuova bozza” della legge di Bilancio 2024 non prevede riforme sostanziali nel sistema pensionistico.
Di fatto, la maggioranza che aveva promesso il superamento della legge Fornero oggi si fa firmataria di una riforma che per quanto lontana da quella attuata nel 2011 è simile nelle intenzioni: vengono infatti effettuati tagli alla spesa pensionistica – per un valore di circa 2,7 miliardi di euro – con lo scopo di recuperare risorse per altre misure, come ad esempio il taglio del cuneo fiscale.
Una riforma che quindi penalizza tutti coloro che speravano in novità significative che favorissero l’accesso anticipato alla pensione come pure che ne incrementassero l’importo: non solo, infatti, vengono rivisti al rialzo i requisiti per l’accesso alle misure di flessibilità, ma viene ulteriormente peggiorato il meccanismo di rivalutazione rispetto a quanto già era stato fatto dalla scorsa legge di Bilancio.
Ecco un elenco che sintetizza le novità contenute dall’ultima bozza della legge di Bilancio 2024 utili per rispondere alla domanda su come si andrà in pensione il prossimo anno:
– Pensione di vecchiaia: oggi per andarci servono 67 anni di età, 20 anni di contributi e un assegno pari a 1,5 volte il valore dell’assegno sociale (condizione richiesta ai soli contributivi puri, ossia a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996). Dal prossimo anno sarà sufficiente aver maturato una pensione pari a 1 volta l’assegno sociale (che nel 2024 dovrebbe raggiungere un valore di circa 530 euro);
– Pensione anticipata contributiva: a cui oggi possono accedere i contributivi puri che al compimento dei 64 anni di età hanno maturato almeno 20 anni di contributi oltre a un trattamento pari ad almeno 2,8 volte il valore dell’assegno sociale. Nel 2024 questo limite verrà innalzato e portato a 3,3 volte: ciò significa che per andare in pensione in anticipo bisognerà aver raggiunto una pensione di circa 1.749 euro;
– Quota 103: addio alla misura introdotta dalla legge di Bilancio 2023 che per tutto l’anno corrente ha permesso di andare in pensione all’età di 62 anni a patto di aver maturato almeno 41 anni di contributi. Nel 2024 si passa a Quota 104 innalzando il requisito anagrafico a 63 anni e introducendo nel contempo un ricalcolo contributivo per chi vi accede. Viene invece mantenuto l’incentivo in busta paga per chi invece resta al lavoro rimandando il pensionamento;
– Ape Sociale: Sarà ancora possibile accedere all’Ape sociale per tutto il 2024. È emerso dalla bozza della manovra, in base a cui le disposizioni della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (quella che introduceva l’Ape), “si applicano fino al 31 dicembre 2024”. In sostanza, il meccanismo dell’Ape non sarà più cancellato. L’opzione viene leggermente rivista con accesso fissato a 63 anni e 5 mesi;
– Opzione Donna: differentemente da quelle che erano le anticipazioni, Opzione Donna dovrebbe resistere ma con requisiti ancora più stringenti visto che l’età anagrafica sale da 60 a 61 anni. Viene poi mantenuta la possibilità di uno sconto di 12 mesi per ogni figlio fino a un massimo di 24 mesi.
Il decreto n. 4 del 2019, infatti, stabiliva che per la pensione anticipata e Quota 41 precoci il prossimo adeguamento con le aspettative di vita fosse in programma il 1° gennaio 2027, mentre la legge di Bilancio 2024 lo anticipa al 1° gennaio 2025.
Va detto che questa novità non avrà risvolti pratici, in quanto le stime dell’Istat ci dicono che almeno fino al 31 dicembre 2026 non sono in programma aggiornamenti.
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