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isee in scadenza
attenzione va rinnovato!

E’ previsto un passaggio del decreto lavoro in corso di approvazione in Senato. Tre finestre di presentazione delle domande anche per i lavoratori precoci

 

Il Disegno di legge, per il momento ancora da convertire in legge e quindi passibile di eventuali modifiche, prevede che la domanda di certificazione del diritto alla pensione Precoci possa essere effettuata con le stesse scadenze dell’APE Sociale:

  • – entro il 30 marzo (la risposta INPS arriva entro il 30 giugno);

  • – entro il 15 luglio (la risposta INPS arriva entro il 15 ottobre);

  • – entro il 30 novembre (l’Istituto previdenziale risponde entro fine anno ma solo se residuano risorse), altrimenti le domande presentate tra il 15 luglio e il 30 novembre decadono.

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Per il resto, la Manovra 2025 non ha toccato la Quota 41 per cui l’opzione resta accessibile anche il prossimo anno con 41 anni di contributi, di cui almeno 12 mesi versati prima dei 19 anni.

 

Scadenze attuali

 

Al momento resta tutto invariato sia per l’APE Sociale sia per la pensione Precoci, prima di inviare la domanda vera e propria viene richiesta una certificazione del diritto da parte dell’INPS sul possesso dei requisiti, su richiesta dell’interessato entro specifiche finestre temporali.

Ad oggi, la richiesta per la pensione Precoci va effettuata entro il 1° marzo di ogni anno, non appena si otterrà la certificazione del diritto, sarà possibile presentare richiesta di pensione all’istituto.

La finestra tardiva per chiedere la certificazione del diritto alla Quota 41 è quella con scadenza 30 novembre, ma in questo caso le domande sono lavorate solo se avanzano risorse; se non ci sono coperture, viene eventualmente posticipata la decorrenza della pensione.

 

I requisiti per la pensione precoci

 

La pensione per i lavoratori precoci è una prestazione economica erogata, a domanda, ai lavoratori che possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età entro il 31 dicembre 2026 e 41 anni di contribuzione. Inoltre, dovranno appartenere a una della quattro categorie aventi diritto, le stesse per l’APE Sociale ossia:

  • – Disoccupazione involontaria;

  • – Caregiver;

  • – Disabilità almeno 74%;

  • – Addetti a mansioni gravose,

 

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