L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), è lo strumento che viene adottato da molti enti pubblici e privati per valutare la situazione economica delle famiglie che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata (prestazione o riduzione del costo del servizio).
Per ottenere l’assistenza necessaria alla compilazione della dichiarazione e delle domande da presentare agli Enti erogatori delle prestazioni è possibile rivolgersi a www.cedan.it presente su tutto il territorio nazionale che, gratuitamente, potrà assistervi nella compilazione della DSU (dichiarazione sostitutiva unica) utile ad ottenere l’ISEE, e in base al valore potrà indicarvi a quali agevolazioni e bonus si potrà avere accesso.
L’ ISEE È ESSENZIALE PER:
– Prestazioni per il diritto allo studio universitario;
– Servizi socio sanitari per disabili;
– Servizi socio sanitari residenziali a ciclo continuativo;
– Servizi per minorenni (assegno unico universale, assegno di maternità, mense scolastiche, bonus asilo nido e altri servizi educativi per l’infanzia);
– Dottorato di ricerca;
– Agevolazioni per servizi di pubblica utilità (bonus sociale, Assegno di Inclusione e Supporto alla Formazione e il Lavoro, esenzione ticket sanitario; mutuo agevolato “Under 36”, ecc.);
– Prestazioni scolastiche (libri, borse di studio)
– Per predisporre la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) ai fini Isee, sono necessari una serie di documenti anagrafici, reddituali e patrimoniali riguardanti tutti i componenti del nucleo familiare.
Ricordiamo che tutti i dati vengono sottoposti a controlli da parte dell’Agenzia delle entrate e dell’Inps, i quali effettuano le verifiche per accertarsi della correttezza delle informazioni dichiarate.
ELENCO DOCUMENTI ANAGRAFICI
– Certificato stato di famiglia e residenza;
– Documenti d’identità di tutti i componenti del nucleo familiare.
– Se nel nucleo familiare è presente anche un soggetto disabile, allora deve essere presentata la seguente documentazione: Certificazione di disabilità, e/o spese sostenute per il ricovero o l’assistenza del disabile.
– Documentazione attestante compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli, compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche;
– Redditi relativi ad attività di lavoro dipendente prestato all’estero;
– Reddito dichiarato dal coniuge estero iscritto all’AIRE;
– Reddito relativo a pensioni estere;
– Reddito da attività agricole.
DOCUMENTI PATRIMONIALI
– Saldo e giacenza media di conto correnti, depositi bancari e postali, libretti postali e simili al 31/12/2023;
– Valore carte prepagate con e senza Iban;
– Assicurazioni sulla vita (premi versati, controvalore al 31/12/2023);
– Mutui (residuo mutuo al 31/12/2023), visure catastale immobili e/o terreni di proprietà;
– Targa o estremi di registrazione di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.
REDDITI CHE NON SI DICHIARANO NELL’ISEE 2025
Non devono essere indicati nell’ISEE i redditi che non concorrono alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF o che sono esenti per legge, tra cui:
Redditi esenti IRPEF:
– Indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi e sordomuti;
– Pensioni di invalidità civile e altre prestazioni assistenziali esenti (es. indennità per disabili). La Legge n. 89/16, art. 2-sexies, prevede che non vanno inclusi i trattamenti erogati dalle Pubbliche amministrazione per una condizione di invalidità. Attenzione al fatto che l’assegno ordinario di invalidità, non è una prestazione assistenziale, ma previdenziale (essendo calcolato sui contributi versati). Pertanto, trattasi di reddito imponibile IRPEF, e come tale rientra nel calcolo Isee;
– Assegno sociale (in alcune specifiche casistiche, escludendo arretrati soggetti a tassazione);
– Redditi derivanti da borse di studio e premi per studenti, se esenti da imposte.
Indennità di tipo assistenziale: può trattarsi di:
– Indennità di frequenza per minori disabili.
– Indennità di accompagnamento per anziani non autosufficienti.
– Assegno Unico e universale per i figli: la Legge di Bilancio 2025 ha previsto l’esclusione dal calcolo dell’Isee l’assegno unico e universale per i figli. Tuttavia, solo per quanto riguarda il valore necessario per avere diritto al bonus nido ed al bonus nuovi nati.
PATRIMONI IMMOBILIARI DA ESCLUDERE
In linea generale le proprietà immobiliari devono essere considerate. Tuttavia, è necessario tenere in considerazione quanto segue:
– Prima casa: la prima casa di residenza è considerata con una franchigia fino a 52.500 euro (elevata a 100.000 euro in presenza di un disabile grave).
– Fabbricati di proprietà con specifiche condizioni: immobili inagibili o diroccati, beni immobili in usufrutto o nuda proprietà per i quali il proprietario non trae alcun beneficio economico.
FACCIAMO CHIAREZZA SULL’ ESCLUSIONE DAI TITOLI, LIBRETTI E BFP FUORI DALL’ ISEE
Comunichiamo che si è in attesa della pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto di modifica al D.P.C.M. 159/2013 firmato giorno 15/01/2025 dal presidente del consiglio, che fissa le regole per la revisione delle modalità in determinazione e i campi di applicazione dell’ISEE.
Tra le principali novità, l’esclusione dalla determinazione dell’ISEE, fino ad un massimo di 50.000 euro, del valore dei titoli di stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello stato, come i buoni fruttiferi e i libretti di risparmio postale.
Pertanto le modalità di comportamento nel dichiarare il patrimonio mobiliare rimangono invariate.
Le nuove disposizioni verranno comunicate e pubblicizzate da parte dell’ INPS tramite apposito messaggio istituzionale.
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